Se l'autovelox è a meno di 1 km dal cartello col limite la multa è nulla

Se l’autovelox è a meno di 1 km dal cartello col limite la multa è nulla

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Nel mondo della guida, poche cose sono più frustranti di ricevere una multa per eccesso di velocità. Ma cosa succede se l’autovelox che ha rilevato l’infrazione non rispetta le normative in termini di posizionamento? Questa è stata la questione centrale di una controversia legale che ha visto un automobilista opporsi a una sanzione amministrativa per eccesso di velocità, sostenendo che l’autovelox fosse posizionato a meno di un chilometro dal cartello indicante il limite di velocità.

Il caso dell’automobilista e la contestazione

Un automobilista ha impugnato un verbale di contestazione per eccesso di velocità rispetto al limite vigente di 70 km/h, per violazione dell’art. 142 comma 9 C.d.s., elevato dalla Polizia locale. La sanzione prevista era di € 550, con una decurtazione di 6 punti dalla patente di guida.

L’argomento principale dell’opposizione era basato sull’art. 25 comma 2 della L. 120/2010, che impone una distanza minima di un chilometro tra il segnale che indica il limite di velocità e l’apparecchiatura autovelox. Nonostante l’opposizione fosse stata respinta in primo grado dal Giudice di Pace, il Tribunale in funzione di Giudice dell’appello ha accolto le doglianze dell’automobilista.

La decisione della Cassazione e l’interpretazione dell’art. 25 comma 2 della L. 120/2010

L’Unione dei Comuni, a cui apparteneva la Polizia Locale che aveva elevato la contravvenzione, ha proposto ricorso per Cassazione. La loro argomentazione era che l’art. 25 comma 2 della L. 120/2010, che impone la distanza di un chilometro tra il segnale di limite di velocità e l’autovelox, si applicasse solo nel caso in cui il segnale imponesse un nuovo limite di velocità, e non quando ripetesse il limite precedente.

Il riferimento era al caso in cui un automobilista, entrando in un nuovo tratto di strada da un’altra via, si trova di fronte a un nuovo limite di velocità dopo un’intersezione. Il D.M. n. 282/2017, in particolare il capo 7.6, stabilisce che la distanza minima di un chilometro si applica nel caso in cui il nuovo limite di velocità sia diverso da quello precedente, sia esso maggiore o minore.

Tuttavia, la Suprema Corte, con l’ordinanza n. 25544/2023, ha respinto questa interpretazione. Ha sottolineato che il segnale di limite di velocità, prescrivendo un divieto, impone sempre una restrizione, indipendentemente dal limite precedente. La Corte ha anche evidenziato che il verbale di violazione era viziato a causa della posizione dell’autovelox, che era a meno di un chilometro dal segnale di limite di velocità.

Considerazioni finali: La posizione dell’autovelox e le implicazioni legali

La decisione della Cassazione sottolinea l’importanza del rispetto delle normative in materia di posizionamento degli autovelox. Anche se un automobilista è effettivamente in eccesso di velocità, la sanzione può essere annullata se l’autovelox non è posizionato correttamente. Questo caso serve come promemoria per le autorità competenti di assicurarsi che gli autovelox siano posizionati in conformità con la legge, e per gli automobilisti di essere consapevoli dei loro diritti in caso di contestazioni.

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